Windows Server 2012 R2: Storage iSCSI Target

Avere la disponibilità di uno storage per implementare attività lavorative o, semplicemente, di test, spesso può essere un problema.
Una soluzione interessante è quella offerta dall’utilizzo del ruolo iSCSI Target incluso in Windows Server 2012 R2.
Grazie a questo ruolo, è possibile creare una SAN a costi contenuti. Magari riutilizzando un vecchio server oppure acquistando dell’Hardware idoneo alle proprie esigenze.

Le funzionalità presenti in Windows Server 2012 R2 sono:
Iniziatore (Initiator) iSCSI
Destinazione (Target)  iSCSI

Iniziatore (Initiator) iSCSI
E’ la parte client che permette la connessione ad un dispositivo (target) iSCSI.

Destinazione (target) iSCSI
E’ il dispositivo vero e proprio che viene virtualmente creato all’interno del Sistema Operativo. In pratica, attraverso questo ruolo, posso presentare ai dispositivi esterni che eseguono un iniziatore iSCSI una risorsa di storage.

In questo articolo vedremo come installare e configurare uno storage iSCSI basato su Windows Server 2012 R2 Datacenter.

Descrizione infrastruttura
L’articolo si basa su un Server stand-alone in ambiente Microsoft Windows Server 2012 R2 Datacenter. Durante tutte le fasi sono stati utilizzati i valori di default proposti.

Nome Computer: ST-01
IPv4: 192.168.1.239
Subnet Mask: 255.255.255.0
Gateway: 192.168.1.1
DNS: 192.168.1.1

Attivazione ruolo
Utilizzare il wizard basato su Ruoli o Funzionalità e nella schermata successiva selezionare il Server di destinazione tra quelli proposti.
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Dall’elenco Ruoli attivare “Server destinazione iSCSI” e premere Avanti. Confermare l’avviso inerente le funzionalità necessarie e premere Avanti.
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Nella pagina di conferma premere il pulsante “Installa” per iniziare l’installazione.
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Creazione disco iSCSI
Dopo aver attivato il ruolo Server destinazione iSCSI è necessario creare il disco virtuale su cui poter memorizzare i dati.  Utilizzare il wizard per la “Creazione guidata nuovo disco virtuale iSCSI”
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Selezionare il Volume e premere il pulsante “Avanti”. Nell’esempio è stato utilizzato il Volume “I”.
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Assegnare il nome e specificare la dimensione del disco. Nell’esempio, a titolo esemplificativo, verrà utilizzata una dimensione inferiore rispetto alla dimensione totale dello spazio disponibile.
La scelta su quale modalità disco utilizzare tra le tre opzioni (“A dimensione fissa”, “A espansione dinamica”, “Differenziale”) dipende dall’utilizzo che se ne dovrà fare dello storage. Sicuramente, se si implementa la funzionalità su un disco virtuale è quasi d’obbligo utilizzare la dimensione fissa.
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Creare una nuova destinazione iSCSI indicandone il nome.
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Aggiungere gli iniziatori (Initiator) che accederanno al Target iSCSI attraverso il pulsante “Aggiungi”.
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E’ possibile effettuare una ricerca di iniziatori presenti in rete oppure immettere un nuovo valore (Indirizzo MAC, Indirizzo IP, etc.).
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Scegliere se utilizzare il protocollo di autenticazione CHAP e premere il pulsante “Avanti”
Nella pagina di conferma premere il pulsante “Crea” per completare l’attività
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Di seguito la screen relativa al disco virtuale iSCSI appena creato ed alla relativa destinazione iSCSI
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Il nostro disco iSCSI è pronto per essere connesso ed utilizzato dai vari Server e Client presenti nell’infrastruttura.

Approfondimenti
Installing and Configuring Microsoft iSCSI Initiator

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